Il dramma del drammaturgo che sale in taxi per andare a teatro fuori orario e deve rispondere alla domanda: ma che lavoro fa?
10.12.2024
Oddio, non è che ora vengono da mezzo mondo per darsele di santa ragione?!? Forse Milano è davvero Oltre
Per tutte le volte che lamentiamo l’evidente declino culturale e provinciale delle istituzioni teatrali milanesi, ci meritiamo i pugni in faccia che arrivano dall’Elfo Puccini in occasione della ricca 37a edizione del festival MilanOltre.
E’ stato decisamente, come promesso, un avvio speciale, di livello davvero alto, quello con la compagnia ICK Dans Amsterdam di Greco/Scholten, che si è presentata giovedì 28 settembre alle 19.30, con una sorta di conferenza danzata, ‘The Body in Revolt’, che ha visto in scena giovani artisti del gruppo pugliese Vivaio guidato da Victor Callens, storico collaboratore di Emio Greco e Pieter C. Scholten.
Sabato 30 è la volta di Cristina Kristal Rizzo, che torna al festival con il primo dei suoi due diversi progetti, ‘The Second Sleep’, un lavoro ripensato per gli spazi del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che nasce dall’incontro con Megumi Eda, storica danzatrice di Karole Armiate.
Sempre il 30, alle 20.30, c’è grande attesa per la prima nazionale del nuovo ‘We, The Breath’ di Emio Greco/Pieter Scholten, presentato come ’un rituale, uno spettacolo nel quale al pubblico viene data l’opportunità di partecipare attivamente, un lavoro che lega un insieme umano in uno sforzo comune per creare un nuovo mondo'.
L’occasione di questa prestigiosa presenza di ICK Dans Amsterdam a Milano avrà il suo appuntamento più cult domenica sera, quando il famoso duo di coreografi che lavorano insieme dal 1995, proporrà una nuova versione del loro celebre ‘Rocco’, uno spettacolo dedicato al capolavoro di Luchino Visconti che è, forse, il primo balletto ambientato dentro a un vero e proprio ring di pugilato.
Dodici anni dopo l’originale, torna con una versione fluida, che ha per titolo di lavoro anche ‘Rocco/Rocca’, ed è stato ripensato per una visione a 360 gradi nella sala Fassbinder dell’Elfo, appositamente smontata e rimontata.
Martedì 3 e mercoledì 4 ottobre sarà la volta di un’altra maestra della scena contemporanea, Marie Chouinard, che fino al 2020 è stata anche responsabile della Biennale Danza di Venezia, e presenterà la sua nuovissima e singolare ‘M’, che ha aperto il 2023 del Grand Théâtre de Québec (Marie, che pure è un personaggio di prim’ordine anche in Francia, è nata in Canada, a Québec City) una coreografia sviluppata a partire dal respiro e dalle voci dei 12 performer.
Ballerina, coreografa, regista (anche di film, applicazioni, opere di realtà virtuale), scrittrice e artista visiva (fotografie, disegni, installazioni, performance), di questo ammaliante ‘M’ Chouinard firma anche la partitura vocale, le luci, la scenografia, i coloratissimi costumi e le vivaci parrucche che indossano i suoi ballerini. Si combatte e si soffre, anche a ‘M’, ma alla fine tutto risulta particolarmente lieve e gioioso.
Seguirà, anche per Marie Choinaurd, un momento cult che gli addetti ai lavori non vorranno perdere, con la riproposta giovedì 5 di ‘Radical Vitality’, una sorta di pout-pourri dei suoi vari pluri-premiati spettacoli. Presentato alla Biennale di Venezia nel 2018, è una creazione antologica che raccoglie frammenti di coreografie storiche (assoli e duetti), a partire dagli esordi della carriera, che la Choinaurd ha voluto ripresentare in una nuova prospettiva.
Non finisce certo con l’uno-due internazionale di Icks Dans Amsterdam e Compagnie Marie Choinaurd, il festival di MilanOltre, ricco di una sessantina di eventi tra focus internazionali, 10 prime nazionali, e oltre 20 appuntamenti dedicati alle nuovissime generazioni, a cominciare dalla Vetrina Italia Domani che viene inaugurata il 6 sera.
Sarebbero tantissime le segnalazioni da fare, è comunque tutto ben presentato nel programma online.
Fa piacere dedicare ancora almeno un cenno alla prima delle uscite per strada di questo festival, un piccolo tocco in più che fa tanto Biennale Lione, nella bella piazza di Santa Francesca Romana, in zona Porta Venezia a Milano, da tempo punto di ritrovo per gruppi di danza contemporanea, k-pop e L.A. style.
Domenica 8 ottobre va in scena ‘SPEEED’, performance vintage di un quartetto di ragazze, ideata da Parini Secondo e Alberto Ricca/Bienoise e ispirata al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo.