'Sta minga a rognà, appassionato milanese, se questa settimana ci sono troppi appuntamenti da non perdere
09.11.2024
Rievocando Franca Rame, l’ancella del racconto, le vecchie del Lorenteggio e le scene di vita di ‘Zio Vanja’: sfida ai divi nella settimana 2 del ’24 a Milano
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Come si dirà mai 'omaggio' in gramelot?
Un vero e proprio piccolo gioiello di recupero, l’omaggio a Franca Rame di ‘Mistero Buffo’ che Lucia Vasini porta al Teatro Gerolamo nel fine settimana. E’ una sorta di antologia attualizzata, ma fedele, delle ‘Giullarate’ di Dario Fo e Franca Rame, che segnarono la riscoperta dei canovacci più fortunati della commedia dell’arte e del gramelot. Settanta minuti da non perdere.
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Altro che Jambellico, la casa di Ivana
Anche un’altra signora indiscussa della scena milanese, Ivana Monti, scende in campo dal 10 al 18 gennaio, senza paura di contrastare con una grande prova d’attrice gli assoli dei divi Germano e Gifuni. Rilancia al Teatro Parenti ‘Una vita che sto qui’, monologo di Roberta Skerl sulla resistenza di una vecchia scorbutica asserragliata nel suo appartamento di una casa popolare del Lorenteggio destinata alla ristrutturazione.
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Viola messa in Piazza dopo Liz Moss
‘Sebben che siamo donne, paura non abbiamo…’ Torna a Milano anche Viola Graziosi, che porta al Teatro Filodrammatici dal 9 al 14 gennaio una versione essenziale de ‘Il racconto dell’ancella’. Spettacolo di Graziano Piazza, che ha un sodalizio artistico di lunga data con Viola, nato dopo il successo della serie ‘The Handmaid’s Tale’, e dunque ispirato anche a questa riproposizione tv con Elisabeth Moss del romanzo distopico femminista della canadese Margaret Atwood.
N.G.
Cambiano Zio, i nipotini di Grock
Una compagnia alle prese con l’allestimento di un classico Cechov: non è una novità, e nemmeno se dietro c’è l’attività di una scuola. Solo che il nuovo ‘Zio Vanja (Scene di vita)’ al Teatro Litta, dall’11 al 28. 1 promette di essere vero, nel senso che entra in ballo la vita vera dei protagonisti, Quelli di Grock, attori e docenti di teatro. L’idea è del coordinatore artistico dell’MTM Antonio Syxty, l’adattamento porta la firma di garanzia di Fausto Malcovati. Da vedere.
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Trova poesia nelle dietrologie
Quando si scomodano i ‘Misteri d’Italia’, gli appassionati di politica si dividono nettamente tra quelli che si fanno intrigare, e quelli che non ne possono più delle dietrologie. Ma le due categorie si confondono subito di fronte a Fabrizio Gifuni, al Teatro Parenti dal 9 al 14.1 con un doppio appuntamento su Moro e Pasolini: curriculum e persino biografia di questo protagonista di primo piano della scena invitano anche gli scettici a non mancare.
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Sarò Berlinguer, ma canto la Vergine
A proposito di politica e misteri, Elio Germano sarà presto al cinema nei panni di Berlinguer 1973, quando il leader del Pci fu quasi eliminato in un incidente stradale vicino a Sofia. Intanto ritorna sul palcoscenico con il musicista Teho Teardo al Teatro Carcano dal 12 al 14.1 a riproporre il suo ‘Paradiso XXXIII’ (‘Vergine Madre figlia del tuo figlio…’), con sorprese tecno-teatrali. E’ un altro Germano, che sa sottrarsi dalla maschera che lo ha reso un divo.
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Un voto d'incoraggiamento a Lino Guanciale, Fata protagonista del nuovo 'Ho paura torero' di Claudio Longhi da Pedro Lemebel (al Piccolo Teatro Grassi dall'11.1): deve andare in scena dopo il clamoroso lancio che il grande teatro istituzionale milanese ha fatto per l'occasione, aldilà della prima e delle critiche garantite, e convincere il pubblico della bontà di un tale battage. Auguri.
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Delbono, above all and forever
Anche se può sembrare superfluo ripetersi, gli appassionati milanesi questa settimana si concentrano sull'appuntamento al Teatro Menotti con l'autentica maestria di Pippo Delbono. E' in scena per lo spettacolo-concerto, con musiche di Piero Corso, 'La Notte'. Da 'La nuit juste avant les forêts' di Bernard-Marie Koltès, ma anche in controluce dalla vita di Delbono stesso. Avanti, c'è ancora qualche posto.