Lunedì 1, mese 5, settimana 18, anno 2023: drama-score milanese, ovvero il giro di voti in pagella

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Eliana Stragapede, un destino nel cognome?

La ballerina italiana protagonista con Peeping Tom di uno degli spettacoli in assoluto più belli di questi anni, ’Triptych’, è stata indicata da Gabriela Carrizo e Franck Cartier, i fondatori della straordinaria compagnia di Sint-Jans-Molenbeek, come docente nella giornata di Workshop di danza per FOG in Triennale il 7 maggio, prima di tornare in scena in ‘Diptych’ (sopra in primo piano per terra).

5

Pascal Rambert, giù le mani dalla mamma

Litigavano per la morte della madre ’Le sorelle’, nello spettacolo presentato l’anno scorso; in ‘Prima’, alla fine, è la mamma morta che lassù dalla galleria vigila e ispira il drammaturgo protagonista della meta-finzione. E' un grandissimo autore, Rambert, forse con troppi impegni in giro per il mondo: qualche bella seduta ancora dall’analista, no? 

7

Anna Della Rosa, le spine dell’amore

Impegnata tutte le sere al Piccolo Grassi in ‘Prima’ di Rambert, brava ancor più per l’improbabile parte che le tocca, di se stessa-attrice innamorata cotta, corre pure al Teatro Franco Parenti l’8 maggio, per un assaggio in ‘Testori Con/sonante’ (vedi sotto), e ai primi di giugno, per la ripresa di ‘Cleopatras’, una delle ultime opere di Testori, sul mistero dell’amore. Sospetto doping di Ubiquitous Plus!

N.G.

Giuseppina Carutti, grazie zio 

Studiosa della letteratura lombarda, dopo una carriera alla Scala e al Piccolo come drammaturga, torna per un giorno, l’8/5, dietro al palcoscenico a dirigere le attrici impegnate in ‘Testori Con/sonante’, spettacolo antologico dedicato al grande ‘zio’ Giovanni Testori, nell’ambito del ricco programma per il centenario testoriano messo a punto dal ‘cugino’ Giuseppe Frangi.

8

Luca Antignani, sotto le torri di Kiefer

Inaugura il 32° Festival Milano Musica, ‘Azioni Fuggitive’, il 5 maggio, questo sofisticato direttore d’orchestra e compositore, classe 1976, adottato come professore da Losanna e da Lione. Da non perdere, dicono gli esperti di contemporanea, l’eccentrico ‘Wald’ di Enno Poppe, in Hangar Bicocca, per quattro quartetti di archi che ‘suonano come un solo meta-strumento di 64 corde’.