

L'incidente della Veggente, le auto-profezie di Rau, la freschezza dei ragazzi, i gol dei tedeschi.../ Cronache veneziane
14.06.2025
" />
N.G.
Settimana teatrale sovrastata dal clou di Biennale 2025, con la prima italiana di ’The Seer’ (La veggente) di Milo Rau con Ursina Lardi, che ha collaborato anche come autrice al nuovo spettacolo dove interpreta una fotografa di guerra. L’avviso formale recita: ‘età consigliata: +16; lo spettacolo tratta contenuti di violenza fisica e sessuale’. Il racconto è imbastito sul confronto tra Lardi e, sul grande schermo, un insegnante di Mosul, Azad Hassan, vittima della ferocia degli jihadisti (alla fine della prima viennese Hassan, a sorpresa, è uscito in scena per gli applausi). Di nuovo Rau affronta direttamente il tema chiave del fascino perverso della violenza e della pornografia nella rappresentazione della stessa. Così, in qualche modo, alza il tiro contro l’accusa che più frequentemente viene mossa anche al suo stesso teatro…Saranno lacrime e sangue, appunto, e non solo per i 90 minuti senza intervallo della rappresentazione.
7+
E’ come se arrivasse in qualche modo da Venezia anche l’appuntamento teatrale forte della ripresa del festival LIFE, il 10 giugno in Zona K. Dopo l’auto-fiction nel ‘non spettacolo’ intitolato ‘Hamlet’, presentato a Biennale Teatro nel 2023, Boris Nikitin sceglie le vicende della propria famiglia per portare alla luce un pezzo nascosto della grande storia europea. La performance s’intitola ‘Magda Toffler or An Essay on Silence’ e scava tra le vicissitudini della nonna ebrea che riesce a nascondersi dai nazisti e il discorso di Himmler alle SS chiamate a dare inizio all’Olocausto, a Poznan, in Polonia. Sempre per LIFE e sempre a cavallo tra performance e documentario, mercoledì 11 al Teatro Fontana, balzo al presente del ‘Centroamérica’ con la performance dei Lagartijas Tiradas al Sol, sguardo su una realtà vicina e paradossalmente sconosciuta.
N.G.
Retrogusto veneziano anche per la conclusioni dell’iniziativa Chiostri Suite nei chiostri bramanteschi del Teatro Fontana, domenica 15 giugno, con ‘Discorso delle Dorotke’ di e con Tolja Djokovic affiancata dall’attrice Aura Ghezzi. Djokovic è un personaggio venuto alla ribalta con il premio di Biennale College Teatro 2021, poi ha vinto anche il Riccione, nel 2023, ed è entrata nel giro che conta dei teatri istituzionali. Questo lavoro si presenta come ’un viaggio poetico e crudo intorno al tortuoso tema dell’essere sorelle: simbiosi, ricerca della propria identità, tradimento, separazione e crescita, attraverso le fiabe popolari, il mito classico, il repertorio biblico e le narrazioni contemporanee’.
7+
Incursione insolita nel mondo dell'arte al Festival di Olinda ‘Da vicino nessuno è normale’, il 10 e l’11 giugno, al TeatroLaCucina: direttamente dal Teatro di Napoli arriva in scena un curioso ‘omaggio a Joseph Beuys, l’artista sciamano’ intitolato ‘Controimmagini'. Spettacolo d'intenzione cult che racconta ed esalta uno dei primi personaggi del mondo dell’arte europea assurto alla dimensione pubblica di star, icona dell’impegno e dell’ecologismo ante-litteram. Lo ha scritto, diretto e interpretato Michelangelo Dalisi, in scena con Marco Cacciola. Segue, sempre a Olinda, un bel fine settimana di teatro partecipato, il 13-14-15 giugno: 40 spettatori per volta saranno invitati da Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette, a cucinare tutti insieme un bel minestrone di verdure. Titolo trasparente ‘Noi siamo un minestrone (Imagine)'.
N.G.
Non va in vacanza certo il Teatro Franco Parenti, anzi invita gli appassionati ad abbinare lo spettacolo con un bel tuffo nei Bagni misteriosi. Pienone in vista per il nuovo 'La reginetta di Leenane' dal 12 giugno, con Ivana Monti e guest-star Ambra Angiolini. Termina tra il 10 e il 12 giugno anche la mini rassegna della Piccola Compagnia della Magnolia, con due piccoli gioielli creativi di Giorgia Cerruti e Davide Giglio. Va in scena prima Cerruti nei panni di ‘ZELDA: Vita e morte di Zelda Fitzgerald’, racconto dell’artista in limine mortis, sola e convalescente in un ospedale psichiatrico della provincia americana. Segue ‘HOTEL BORGES’, liberamente ispirato alle atmosfere di Borges e altri visionari…Cocteau, Petrolini, Sgorbani, Fellini, Arrabal, con Davide Giglio che anima un singolare capriccio nonsense, ironico e doloroso, immerso in un realismo magico e un po’ anarchico, nei panni di Fortunello, un ragazzo che vive in una specie di cantina e insegue il sogno di diventare un portiere d’albergo.
8+
Come sempre Andrée Ruth Shammah nel suo teatro bada talmente al sodo che non trascura nulla. Così ogni anno regala agli appassionati anche qualche chicca pescata davvero bene. Ultimo esempio la riproposta a Milano di 'Come nei giorni migliori', notevole opera prima del giovane drammaturgo Diego Pleuteri, diretta egregiamente da Leonardo Lidi e prodotta nel 2023 dal Teatro Stabile di Torino. Non c'era mai un posto vuoto nella piccola Sala Tre e così il Teatro Parenti ha già annunciato di voler mettere questa insolita pièce comica e sentimentale in cartellone per la prossima stagione, in uno spazio più capiente. Merito anche tanto della notevole bravura dei due protagonisti, gli attori trentenni Alessandro Bandini e Alfonso De Vreese. Paradossalmente lo straordinario successo è arrivato così per gradi che si sta rivelando anche un po' una trappola: dopo aver sfiorato un premio come interpreti under 35 devono continuare ad amarsi disperatamente in scena per almeno un altro anno, e fanno quattro nel '26. Bisognerà riparlarne con calma.
N.G.
Dal 10 al 15 Giugno il Teatro Parenti propone anche un crudo ’Trilogia del benessere’, con testo quasi alla Testori e regia asciutta di Renato Sarti, che è anche sul palcoscenico come interprete, accanto alla meravigliosa Valentina Picello e a Michelangelo Canzi. Nei titoli si parla pure di ‘voce registrata Omero Antonutti’ (scomparso nel 2019) perché erano già andati in scena due dei tre testi rilanciati oggi dal Teatro della Cooperativa dello stesso Sarti, che produce: ‘Libero (il Battesimo)’ storia di un bimbo nato in carcere, figlio di un drogato e di una prostituta, aveva avuto addirittura la regia di Giorgio Strehler al Piccolo, nel 1989; ‘Spartaco (la Comunione)’, su un tossicodipendente che si buca in diretta per la tv, era stato rappresentato a Roma nel 1993. Chiude ‘Buon Natale (l’Estrema unzione)’ storia di due anziani abbandonati dai figli e dal mondo.