Non è stato un fuoco di paglia estivo: la danza e il teatro d'autore tengono banco a metà novembre. E che strana musica risuona

Ritratto di Lara Guidetti (screenshot da sanspapie.com)

N.G.

La faretra multicolor di Lara

Per la danza contemporanea a Milano non c'è una casa vera e propria, ma tanti buoni indirizzi, come DanceHaus di via Tertulliano, capofila anche del Festival Exister. Dove verrà presentato ‘Quiver’, ultimo progetto tra danza, azione e parola di Compagnia Sanpapié, creato da Lara Guidetti tra Italia e Turchia per e con quattro giovani performer di diversa nazionalità. Si può vedere sabato alle 20.30 e domenica alle 15.00 e pure alle 18.00, quando, a seguire, va in scena anche ‘dancehALL’ di Lost Movement, 'contenitore techno urban di salsa, cha cha cha, jive e polka, de-contestaulizzate e ridotte'.

N.G.

Un povero Christos da estasi

Gita della settimana per appassionati, ancora a Reggio Emilia, dove il Festival aperto de I Teatri cala un altro asso, al Teatro Ariosto, il 19 novembre, con il nuovo ‘My Fierce Ignorant Step’ di Christos Papadopulos. Autore e coreografo cult-minimalista di casa alla Fondazione Onassis, scava nei ricordi e nel patrimonio musicale greco contemporaneo (in particolare ‘Axion Esti’ di Mikis Theodorakis) per portare in scena dieci danzatori che creano un paesaggio sonoro estatico ed esplorano il modo in cui il movimento diventa canzone. Chicca da non perdere.

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Paolo Nori davvero da urlo

Lo scrittore, traduttore e intellettuale, autentico battitore libero, Paolo Nori, ama raccontare in scena le sue ricerche e le sue storie. Il Teatro Menotti presenta a Milano, addirittura in sequenza, i due più recenti spettacoli prodotti con Nori da Teatro Due di Parma: ‘La libertà. Primo episodio’ (dal 18 al 20 novembre) e il nuovissimo ‘La disperazione. Secondo episodio’ (dal 21 al 23 novembre). I Nori-fans, che sono una tribù alquanto trasversale, si stanno preparando con la lettura del suo nuovo libro, ‘Apro la porta e urlo’, che intreccia autobiografia e omaggio al poeta dialettale romagnolo Lello Baldini.

N.B.

Il Male e Lagioia al Fontana

Proseguono fino al 27 novembre le repliche al Teatro Fontana della nuova produzione di Elsinor 'La città dei vivi', liberamente tratto dal romanzo di Nicola Lagioia. Nota Bene: l'occasione certo più ghiotta è la Serata Speciale di giovedì 20 novembre, con lo spettacolo delle 19.30 seguito da un talk sul tema della rappresentazione del Male a cui prenderà parte lo stesso Lagioia. Ci sarà anche il confronto dello scrittore con la direttrice del Fontana, Ivonne Capece, che ha curato regia, video e adattamento drammaturgico di questo 'La città dei vivi', e con alcuni attori.

N.G.

No, non nitrisce ma suona

Nell'anno dell'Expo 'Inequalities' (prorogata fino al 6 gennaio del '26) Triennale dilaga anche nella musica: dopo aver lanciato Voce ha fatto pure il primo SLAM, ovvero il Festival delle colonne sonore, con approfondimenti, dibattiti e concerti. E propone in prima italiana, il 20 novembre, ‘The Horse’ del musicista e compositore britannico Matthew Herbert. Il progetto - nato dalla collaborazione con archeologi musicali, costruttori di strumenti, e con la London Contemporary Orchestra - ruota intorno a un vero e proprio scheletro di un cavallo (‘per interrogarsi sull’interdipendenza tra uomini e animali’, garantisce l'Unione Buddisti). Ossa e crini animali diventano strumenti musicali per creare una vasta dimensione elettro-acustica che attraversa i generi. Super.

Dall'eccentrico concerto 'The Horse' in Triennale Teatro: alla fine Matthew Herbert mostra il teschio del cavallo risuonante al pubblico

N.G.

Anahì più irrequieta di così...

Debutta il 18 novembre al Teatro Litta ‘Bovary’ di Stefano Cordelia, spettacolo accolto con buone critiche all’anteprima al Festival Kilowatt. In questa versione libera del romanzo di Gustave Flaubert, Emma stessa è una scrittrice e traduttrice, che guarda il mondo sperando di poterci entrare, ma ne resta sempre più schifata. Solo alla fine torna nei panni della protagonista flaubertiana. Interessante da valutare la prova degli attori, l’italo-svizzera-argentina Anahì Traversi, che ‘riesce a dare in ogni momento spessore e una bellezza irrequieta a Emma, e Pietro De Pascalis, il paziente ed indifeso marito Charles’ (Mario Bianchi, Klp).

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