Il dramma del drammaturgo che sale in taxi per andare a teatro fuori orario e deve rispondere alla domanda: ma che lavoro fa?
10.12.2024
Se di novembre tuona, l'annata sarà buona: Deflorian e Guiela Nguyen aprono il gran finale tutto al femminile
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Occhio a Daria, uscirete avvelenati!
Per Triennale Teatro è tempo ormai di chiusura della breve stagione intitolata 'Legacy' (dedicata appunto all'eredità di ricerca del Teatro dell'Arte), che si merita davvero un ottimo voto per aver presentato gioielli particolari e raffinati, come 'U.' di Alessandro Sciarroni o 'Panoramic banana' di Michele Di Stefano Mk. E così, in attesa del programma del festival FOG 2025, il direttore Umberto Angelini chiude il cartellone del '24 riportando a casa da Parigi Daria Deflorian. Impegnata, dal 27 al 29 novembre, nella doppia prova forse più di richiamo della sua brillante carriera: la messa in scena de 'La Vegetariana', dal romanzo della sudcoreana Han Kang, fresca di premio Nobel, con protagonista Monica Piseddu. Tutto esaurito, o quasi, per applaudire Daria regista e attrice capace - sono parole di 'Le Monde' - di costruire 'un esempio compiuto del potere di metamorfosi e della capacità di persuasione del teatro, che rapisce lo spettatore in una rappresentazione dal fascino velenoso'.
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Tre ore tutte da piangere e indignarsi
Un nome che è già un'idea di forza e libertà, Caroline Guiela Nguyen, regista e direttore anche del Théâtre national de Strasbourg, nonché la più affascinante tra i nuovi associati al Piccolo da Claudio Longhi. Il suo nuovo 'Lacrima' arriva al Teatro Strehler dal 28 al 30 novembre: sono 175 minuti tra una casa d’alta moda parigina, un laboratorio di ricamo di Mumbai e un atelier di merletti di Alençon dove nasce il nuovo abito da sposa della Principessa d'Inghilterra nel 2025... Titolo dal detto cinese: 'Mai disfare la tessitura della seta perché contiene le lacrime di un'epoca, altrimenti si riversano nel presente'. Applaudito e apprezzato dal Festival d'Avignone alle Wiener Festwochen e poi nella tournée francese. Avvertenze: 'Consigliato a partire dai 16 anni. Alcune scene presentano momenti di violenza fisica e psicologica. Spettacolo in lingua francese con scene in lingua tamil, inglese, linguaggio dei segni...'. Imperdibile.
N.G.
Davvero Valditara non può vederlo?!?
Per la settimana della riflessione sulla violenza contro le donne, il Teatro Carcano ha scelto di fare una programmazione ad hoc, che il 29 e 30 novembre riporterà in scena lo spettacolo riservato alle sole spettatrici 'SVELARSI' di e con Silvia Gallerano, affiancata da altre 8 attrici. Una performance sul corpo delle donne che vuole offrire alla platea 'un momento di condivisione e di riflessione sul femminismo, l’umiliazione, la rivalsa, il senso di colpa, l’autodeterminazione, attraverso un percorso di ricerca con le donne, sul palco e in platea, affinché si riapproprino dello spazio negato loro dal patriarcato'.
N.G.
Così Testori ribaltò il mito di Salomè
Evento teatrale di grande impatto anche la singolare riproposta, al Teatro Gerolamo il 29 e 30 novembre, di 'Erodiade' di Giovanni Testori con Francesca Benedetti. Lo spettacolo esplora la figura biblica della madre di Salomè e la ribalta, spostando ambizione e passione da Salomè a Erodiade. Scrive il regista Marco Carniti: “Erodiade per Giovanni Testori si fa corpo, metà Dio, metà donna scoprendo il lato ambiguo e fluido della sua virilità. Francesca Benedetti, musa dell’autore milanese, affronta la scrittura testoriana per celebrare il Centenario dalla morte, facendosi carne e sangue di un personaggio controverso e trasgressivo'.
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Una bella rissa testamentaria
Che cosa succede in un normale interno borghese se la badante straniera della capofamiglia appena scomparsa consegna ai figli un testamento in cui anche lei risulta erede alla pari, in quanto figlia adottiva? Comincia così 'La caccia al tesoro', commedia satirica scritta e diretta da Bruno Fornasari per il Teatro Filodrammatici, in scena fino all’8 dicembre. Per chi ancora non avesse capito l’ipocrisia che sta dietro i proclami di una società aperta e inclusiva, sì, ma che svela subito tutt'altra natura quando si parla d'interessi. Spettacolo di notevole impegno per la parte femminile del cast, Linda Gennari e Ksenija Martinovic, in scena con Yudel Collazo e Michele Di Giacomo.
N.G.
C'era una volta 'La dolce vita'
Va un po' in direzione ostinata e contraria, in questa settimana milanese tanto al femminile, il Teatro Menotti, che sceglie di puntare sull'immaginario canonico di Federico Fellini, dal 26 novembre al 1° dicembre, ospitando la performance 'Fellini Dream'. La compagnia NoGravity, diretta da Emiliano Pellisari, porta in scena uno spettacolo unico che fonde drammaturgia, danza e musica, esplorando il confine tra sogno e realtà. Ispirato alle immagini più iconiche di Fellini, intreccia temi tragici e comici, il tutto sostenuto ovviamente dalle musiche di Nino Rota. Sconsigliato alle femministe militanti.
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Ragno in scimmia con Kafka
Cavallo di battaglia da sempre di grandi attori, anche in Italia (si ricorda ancora una versione del Mattatore Vittorio Gassman), la trasposizione teatrale del racconto 'Una relazione per un'accademia' di Franz Kafka torna in scena al Teatro Franco Parenti, dal 26.11, nella versione inevitabilmente 'sopra le righe' di Tommaso Ragno. Un'ora e un quarto di teatro d'attore, in Sala Blu, con forti venature malinconiche.