

Sfidami, provocami, fai in modo che io sia lì a sperimentare qualcosa insieme a te. Parola di spettatore eccellente
18.05.2025
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No, non è una barzelletta, la storia dei due francesi a Bolzano che invitano al ballo dell'Insurrezione e via continuando. Potrebbe sembrarlo, anche perché da queste parti, nel cosiddetto Alto Adige, è ancora viva la memoria di Andreas Hofer, l'indipendentista cattolico sudtirolese che fece insorgere il popolo contro le truppe napoleoniche e la laicità che volevano portare in giro per l'Europa.
Battute a parte, nonostante l'impossibile concorrenza dei colossi festivalieri omnicomprensivi di ImPulz Tanz a Vienna e della Biennale Danza di Venezia, nel prossimo luglio, dal 18 a fine mese, si fa notare sicuramente per originalità la 41ma edizione di BolzanoDanza.
Quest'anno il festival organizzato e promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento è stato affidato a una nuova direzione artistica tutta insolitamente francofona, composta dalla manager culturale Anouk Aspisi e dal coreografo Olivier Dubois. E il primo atto di una Trilogia della Passione che i due direttori hanno proposto s'intitola appunto Insurrezione' ( seguiranno Orizzonte e Riconciliazione nel 2027).
Questa prima tappa, dicono i direttori, 'è un invito a confrontarsi con la densità dell’esistenza e a liberarsi dalle illusioni che ostacolano il pieno fiorire dell’anima. È un richiamo a diventare ciò che si è davvero. L’insurrezione è il primo soffio del vivente, il risveglio dell’individuo alla propria verità'.
Si parte il 18 luglio con un vero e proprio colpo, al Teatro Comunale di Bolzano: la prima italiana di 'HELIKOPTER/LICHT' del grande coreografo d'origine albanese Angelin Preljocaj. A HELIKOPTER, opera emblematica con la musica d’avanguardia di Karlheinz Stockhausen, risponde LICHT, nuova creazione coreografica con i beat elettro di Laurent Garnier, che viene considerato un erede libero e audace dello spirito del grande compositore tedesco.
Poi l’intera programmazione di Bolzano Danza nel 2025 sarà intessuta appunto con spettacoli che esploreranno l’atto dell’insorgere in tutte le sue forme: dal gesto individuale all’impulso collettivo, dalla ribellione interiore alla sovversione dello spazio e della forma scenica.
Per stare giusto sugli highlights, non mancheranno le incursioni cult, come il 22 luglio alla Fondazione Antonio Dalle Nogare con 'This is La Mort' di Zoé Lakhnati, originale esplorazione dell’immaginario collettivo firmata dalla nuova promessa della danza francese e ispirata al celebre 'Atlante Mnemosyne', l'opera incompiuta del grande storico dell'arte tedesco Aby Warburg.
Lo stesso giorno, due ore dopo, alle 20.30 nella Sala Grande del Comunale ci sarà uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione, con Gisèle Vienne per 'CR', dirompente pièce collettiva per quindici danzatori, tra i lavori più acclamati dell’artista franco-austriaca, che prende spunto dalle esperienze personali dell’artista nei club underground della Berlino Est anni novanta, tra magazzini abbandonati e basement post-industriali.
Decisamente 'inserruzionale', il 24 luglio, la strana 'Delirious Night' della coreografa danese Mette Ingvartsen: un rituale, alimentato dalle danze collettive del Medioevo, dai carnevali, dai balli in maschera orchestrata da una delle più originali autrici e registe del panorama europeo, che viene presentata in prima mondiale il 16 maggio al Kunstenfestival di Bruxelles.
Oltre a varie conferme di presenze eccellenti ben note anche al pubblico italiano degli appassionati, Francois Chignaud a Marco D'Agostin, il cartellone vanta sul finale, 29-30 luglio, la prima italiana di 'Louise' del pluripremiato regista svizzero Martin Zimmermann: pièce tutta al femminile, magistralmente interpretata da quattro danzatrici (Bérangère Bodin, Eline Guélat, Rosalba Torres Guerrero e Marianna de Sanctis), 'Louise' è un laboratorio umoristico tra danza e circo contemporaneo che trasforma il palco in un universo surreale e coinvolgente aperto a un pubblico di tutte le età.
Ancora: con 'Wild Descent' scende in campo personalmente Dubois, il nuovo condirettore della rassegna, con un progetto dedicato a Bolzano, che prende spunto da una delle più importanti coreografie del 20° secolo, 'L’Après-midi d’un Faune' di Vaslav Nijinsky, per dare vita a una performance realizzata con la partecipazione di danzatori locali. L’appuntamento del 30 sarà a Castel Mareccio per un insolito percorso all’interno dello storico complesso all’insegna della danza, e il giorno dopo nel Parco delle Semirurali.
Gran finale il 1° agosto, all'insegna di 'Rave Lucid' con MazelFreten, ensemble stellare della nuova scena francese, che è stata protagonista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Questa compagnia guidata dai danzatori Brandon Masele e Laura Defretin arriva per la prima volta in Italia 'per condividere un’energia ritmica profondamente ispirata al mondo delle battles urbane, trasformando i codici e la tecnica della danza electro'. Al collettivo francese sarà affidata anche la festa di chiusura della manifestazione dopo lo spettacolo.
E così diventa proprio l'Insurrection con due belle R arrotondate, l'Insurrezione di Bolzano Danza 2025, che pure da queste parti dovrebbe chiamarsi Aufruhr o Aufstand...E' il cosmopolitismo per eccellenza della danza che comanda sempre, per fortuna.