

Con l'aratro in teatro: FC Bergman, 'Works and Days, il contesto della sala, la produttività e quel maledetto capolavoro
01.06.2025
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Largo ai giovani, si deve essere finalmente detta anche Andrée Ruth Shammah, al termine di una stagione dove pure il Teatro Franco Parenti ha guardato tanto al pubblico molto più adulto. E così ecco che rilancia, dal 27 maggio all’8 giugno nella Sala Tre, ‘Come nei giorni migliori’, opera prima del drammaturgo Diego Pleuteri (classe 1998), diretta da Leonardo Lidi (classe 1988), giovane regista tra i più affermati e attivi. Storia di una coppia nella sua quotidianità, di due ragazzi qualunque, un A e un B di novecentesca memoria, che s’incontrano e faticano a separarsi. Alle prime repliche torinesi sono stati molto apprezzati anche i due giovani attori, Alessandro Bandini e Alfonso De Vreese.
N.G.
A proposito di giovani promesse del teatro italiano già molto realizzate e iperattive (del resto sono anche in questo davvero tutti figli di papà Antonio Latella!), Liv Ferracchiati resiste a Milano fino ai primi di giugno e prova a tornare in scena al Piccolo Teatro dopo esser ritagliato da protagonista una sua rilettura de ‘La morte a Venezia’. Stavolta è al Teatro Grassi, dal 27 maggio, e ripropone in una versione completamente rinnovata il suo storico ‘Stabat Mater’, che lo ha rivelato nel 2017. Allora è sopravvissuto a quel cestino di fragole avvelenate della sua ultima pièce e a quel disperato lamento sull’inutilità delle parole?!
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E’ arrivato di nuovo anche il momento di Fringemi, il festival più libero, indipendente e ‘glocal’ di Milano. Si sviluppa dal 30 maggio all’8 giugno tra quindici quartieri della città, in una sessantina di palcoscenici diversi, con più di 200 varie proposte, tra cui alcuni interessanti appuntamenti teatrali di prosa in senso vero e proprio. Nel week-end d’avvio, ovviamente, grande spazio alla ri-creatività della socializzazione a tavola, tra brunch-spettacolo e colazioni condivise. Tutto da studiare un programma che più multidisciplinare e strano di così non si può immaginare con tanto di lodevole e notevole spazio per i buskers.
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Apertura davvero cult e ammirevolmente impegnata, venerdì 30 maggio, del nuovo festival di Olinda, Da vicino nessuno è normale. In locandina si legge: ‘Il paese dove non si muore mai / Dëkk bu kënn dull dëwee’ di Alessandro Argnani/ Teatro delle Albe/ Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye/ Teatro Caverna, sottotitolo: ‘Uno spettacolo nel solco del meticciato teatrale’. Si parte dal racconto di Italo Calvino che diventa, nella contaminazione afro-italiana, la storia la figura di una giovane ‘toubab’ (termine senegalese per indicare ‘i bianchi’) che intraprende un viaggio nell’altro mondo della savana, un Altrove che si svolge nel tempo del sogno, come un ponte tra il mondo e le storie.
N.G.
Vero e proprio clou di stagione al Piccolo Teatro, l’appuntamento con gli ammalianti FC Bergman dal 28 al 30 maggio: presentano come ‘un autentico inno all’inarrestabile potere del gruppo e alla sconfinata potenza della natura’ un nuovo sofisticato spettacolo, ‘Works and Days’ ispirato a ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo, ma rigorosamente senza testo. Evviva! Speriamo che l’asse creato da Claudio Longhi con il Toneelhuis di Anversa, dove il collettivo fiammingo è ormai incardinato nella direzione artistica, ci regali altri gioielli, a partire da quel ‘Guernica’ sul quadro-icona pacifista di Pablo Picasso a cui gli stessi FC Bergman stanno già lavorando.
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Attenzione, appassionati e fanatici: dopo ‘Works and days’ si potrà aprire anche il piccolo risvolto di un irresistibile confronto tra i migliori ‘flemish performers’. Con FC Bergman in scena ci saranno per la prima volta anche due musicisti (il jazzista Joachim Badenhorst e l’eclettico Sean Carpio), che suonano dal vivo ispirandosi dichiaratamente alle ‘Quattro stagioni’ di Vivaldi. Si basava sulla stessa musica vivaldiana, nell’interpretazione e rielaborazione del grande violino barocco di Amandine Beyer, anche ‘Il Cimento dell'Armonia e dell'Inventione’ di Anne Teresa De Keersmaeker con Radouan Mriziga. Riproposto da un eccellente FOG 2025 di Triennale Milano Teatro, a fine febbraio, è stato considerato da molti lo spettacolo performativo più cult dell’anno…Finora…